Ospitato nel monumentale Palazzo baronale Orsini del XII secolo espone una documentazione relativa alla storia e alle dinamiche dell’insediamento umano nel territorio, dalla Preistoria fino al Medioevo. L’elemento centrale è formato dai beni archeologici provenienti dai resti della Villa romana, ossia il fundus in Sabina donato nel 32 a. C a Quinto Orazio Flacco da Ottaviano Augusto, tramite Mecenate. In particolare espone le testimonianze rinvenute dagli scavi effettuati fra il 1911 e il 1915, poi collocate nel “Tinello grande” del Palazzo, per fondare il primo nucleo espositivo. Negli anni Venti del Novecento l’allestimento è stato integrato nel tempo per collocare il complesso della villa di Orazio e dei suoi arredi. Il percorso così realizzato, si estende nelle sale contigue messe a punto in occasione delle manifestazioni del bimillenario Oraziano caduto nel 1993.