Un museo per mostrare la disabilità, soprattutto quella intellettiva, da un punto di vista culturale, mettendo in evidenza diversi aspetti. Il patrimonio è formato da storie di vita, testimonianze, racconti etnografici, ma anche stralci di romanzi, articoli di giornale, documenti, frutto di diversi anni di ricerche. È suddiviso in ambienti “domestici” che affrontano diversi argomenti legati alla disabilità: “pregiudizio” nell’ingresso; “linguaggio e parole” nel soggiorno; “diritti e ospitalità” nella sala da pranzo; “buona narrazione” in cucina; “riti di purificazione” in bagno; “autonomia” nella camera da letto. All’inizio del percorso il visitatore riceve delle chiavi di casa/di lettura ed è chiamato a scoprire i racconti, a curiosare, a lasciare una testimonianza e a riflettere. Nella stesa sede si trova il Bistrot dell’associazione “Come un Albero”, un progetto di gastronomia sociale e inserimento lavorativo. Per questo oggi prende il nome di Museo Bistrot, in cui lo spazio museo si coniuga con quello sociale.